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Mia Eleanor Flight.
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Chi me l'ha fatto fare di venire in questa città. Questo è l'unico pensiero che passa per la testa a Mia. Tra tutte le città che ho visitato questa è la più spoglia e desolata. Non me l'aspettavo. Tutti questi pensieri sulla nuova città derivano dal fatto che prima di arrivare in questa bella foresta ha fatto un giro per Forks e, come direbbe lei, c'è rimasta di merda. Non si aspettava niente di tutti ciò. Il cielo azzurro coperto dalle nubi: il freddo, anche se per lei non era un problema; il centro, spoglio e desolato. In fondo era questo che doveva aspettarsi. Lei ha visitato le città, famose città come Londra, Parigi, New York, Los Angeles.. non cittadine piccole come questa in cui voleva trascorrere qualche anno lontano da tutto e da tutti. Doveva ancora prendere casa ma non ne aveva voglia adesso. Voleva solo cercare un posto tranquillo dove stare per rilassarsi e pensare. Aveva vagato un po' per la città ma visto che veniva guardata con invidia dalle ragazze mentre i ragazzi la guardavano incantati, aveva deciso di andare nella foresta da cui era arrivata.
Questa foresta era immensa. Amava questo genere di posti perchè amava la natura. Molte volte quando si trova nei boschi in tranquillità le vengono in mente dei ricordi umani: la madre che le leggeva una fiaba prima di andare a dormire; il nonno che la teneva sulle ginocchia per farla giocare; gli scherzetti che lei faceva a Miarabelle. Mamma.. Mi manchi.. Vagava nella foresta senza una meta precisa e ogni volta che passava vicino ad un albero ne accarezza la corteccia. Quella sensazione le fece venire in mente un episodio accaduto tanti anni fa quando si trovava ancora in compagnia di Vlad.
*INIZIO FLASHBACK*
Era una mattina d'autunno. Gli alberi era spogli e nel bosco non si sentiva un rumore.
<< Alzati Mia! >> era la voce di un uomo, precisamente un ragazzo.
<< Vlad non vale! Tu sei molto più forte. Hai combattutto molte io, io sono stata trasformata da poco. Non so niente! >> urlava la ragazza.
I due erano Vladimir e Mia. Il ragazzo stava cercando di addestrare la sua amica nella lotta perchè aveva la sensazione che ne avesse bisogno in futuro. Vlad si avvicinò velocemente a Mia, prese le braccia della ragazza e la rimise in piedi.
<< Piccola, non ce la farai mai se continui così. Fidati di me >> disse il ragazzo per poi avvolgere la vampira con le sue braccia.
*FINE FLASHBACK*
Vlad.. Nel ricordarsi questo non si era accorta che si era seduta. Adesso appoggiava la schiena e la testa incontro ad un albero alto molti metri e aveva gli occhi chiusi. Sentiva che le veniva da piangere ma non poteva: i vampiri non piangono. Mantenendo sempre quella posizione riprese a pensare a Vlad, al suo unico amico.. -
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Edited by nowandforever - 29/12/2012, 21:08. -
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*INIZIO FLASHBACK*
<< Non mi prenderai mai! >> urlava il ragazzo mentre rideva. Una ragazza lo seguiva impiegando tutte le sue forze per raggiungerlo.
<< Dai Vlad ti prego. Rallenta! >> urlò la ragazza per farsi sentire dal suo amico. Continuava a correre ma non si era accorta che il ragazzo si era fermato e lei gli stava andando a sbattere addosso. Si sent' un sonoro spam! e i due caddero a terra.
<< Ehi! Piccola stai più attenta! Mi hai fatto sporcare i vestiti! >> disse il ragazzo mentre si alzava per sistemare gli abiti.
<< Beh, almeno ti sei ..
*FINE FLASHBACK*
Mia aprì gli occhi di scatto mentre alzava la testa. Aveva sentito dei rumori e un odore molto familiare; non che lo conoscesse ma era un odore sentito molte volte: odore di vampiro. E non solo uno. Due. Due vampiri che si aggiravano nella foresta. Scocciatori..
Stava per alzarsi per andarsene ma gli occhi le caddero su una figura davanti a lei. Una ragazza la stava fissando. E quella? Era magra e alta. Gli occhi non erano come quelli di Mia. Tsk, si nutre di animali.. Patetica.
La ragazza davanti a lei continuava a fissare e Mia si sentiva abbastanza arrabbiata. Quello sguardo le ricordava Vlad, il modo in cui la guardava; e non le piaceva.
<< Beh, vuoi fissare ancora per tanto? >> disse in modo sprezzante alla ragazza in piedi a qualche metro di distanza da lei.
Che vuole quella? Mi sta già sulle palle.. era questo a cui Mia stava pensando intanto che si alzava, si toglieva le foglie dai jeans e si sistemava la maglietta nera che indossava quel giorno.. -
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Edited by nowandforever - 29/12/2012, 21:09. -
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<< Potrei farti la stessa domanda. E poi qui ci possono venire tutti quindi non guardarmi con quell'aria che dice "questo territorio è mio, intrusa". >>
Caspita! Mi ha risposto a tono! Sono sorpresa!
<< Non ci credo >> disse Mia scuotendo la testa. I capelli ondeggiarono a destra e a sinistra. Sul viso le spunto un sorriso. Più che un sorriso era un ghigno divertito. Era la prima volta in assoluta che qualcuno le rispondeva nello stesso tono che usava lei. Non le era mai successo ed era divertente. La ragazza davanti a lei era una novellina che, a giudicare dall'espressione, vorrebbe correre tra le braccia della mamma. E' come se mi vedesse per la prima volta. Come se vedesse un vampiro per la prima volta Mia scoppia a ridere in faccia a quella ragazza.
<< Questo territorio è mio, intrusa? >> disse Mia facendo il verso alla ragazza smettendo di ridere.
<< Novellina non ho detto niente del genere. La mia frase aveva un senso. Non sai che è maleduzione continuare a fissare la gente? >> disse la vampira scoprendo i denti in un ghigno.
Se ne stava per andare quando sentì una voce maschile.
<< Phoebe? Con chi parli? Guarda che sto arrivando. >> Ecco chi era il secondo vampiro che avevo sentito prima.
Il vampiro si avvicinava e la ragazza, Phoebe, sembrava in agitazione. Che le sta succedendo?. -
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Edited by nowandforever - 29/12/2012, 21:10. -
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Ora in quel piccolo spiazzo non c'erano più solo Mia e la ragazza, Phoebe. Adesso si era aggiunto anche un ragazzo, Theo da quello che aveva detto la novellina, che si stava preoccupando, un po' troppo per i suoi gusti, di quella ragazza. Quella scena le ricordava tanto Vlad che si occupava di lei. Le venivano in mente tutti i momenti passati con lui e questo non le andava a genio. Poteva anche impazzire e non voleva farlo davanti a due sconosciuti. Il ragazzo l'aveva chiamata "succhisangue". Mia si mise a ridere ma non era una risata normale. Cercava di nascondere la tristezza dovuta ai ricordi che quella scena le procurava.
<< Succhiasangue. E tu che saresti eh? E poi perchè non posso chiamarla novellina? Mi piace questo soprannome. E' adatto a lei. >> disse mentre sorrideva spietata. Non le interessava ferire i sentimenti di quella ragazza; molte persone avevano ferito i suoi, perchè lei doveva essere gentile con gli altri se poi la buttavano via quando non serviva più?
Theo parlava con la ragazza, preoccupandosi. La rabbia di Mia continuava a salire.
<< Che scena commuovente >> disse spostando lo sguardo sul ragazzo che la stava guardando. Che hanno tutti da fissare oggi?
<< Che hai? >> disse rivolta al ragazzo mentre si scostava i capelli che le erano venuti davanti. In quel momento la sua mano toccò qualcosa di duro e freddo. Sembrava un ciondolo. Abbasso lo sguardo e vide la collana che Aro le aveva dato nel periodo in cui lei e Vlad erano "vissuti" a Volterra. Mia si incupì ripensando a quel periodo e sospirò forte. Cazzo, non solo sola. Devo regolarmi.
<< Beh novellina ti sei ripresa? >> disse Mia cercando di mascherare il suo tormento.. -
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Edited by nowandforever - 29/12/2012, 21:10. -
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No! Si è accorta che qualcosa non va! Devo cercare di non pensare a Vlad.
Eh.. Più facile a dirsi che a farsi idiota!
Coscienza vattene. Che poi, io non ho una coscienza!
Tutto questo era avvenuto in 3 secondi all'interno della testa di Mia. Phoebe si era accorta che qualcosa non andava e Mia doveva escogitare un modo per ritornare a essere.. se stessa.
<< A me invece piace molto. Novellina. Ti sta bene. Scommetto che non hai fatto molte esperienze come vampiro, eh? >> disse la ragazza rivolta alla "novellina" davanti a lei.
Mia spalancò gli occhi ricordandosi che quella frase era la stessa che Aro le aveva rivolto in modo sarcastico la prima volta che si erano visti. Per fortuna il ragazzo le aveva rivolto una domanda altrimenti si sarebbe fatta scoprire. Già la novellina sospetta qualcosa, non posso rivelare niente.
<< Chi sono eh? Mi chiamo Mia. Ti basta sapere solo questo >> disse incrociando le braccia al petto e spostando il peso da una gamba all'altra.
<< Mentre voi, se non sbaglio, siete Phoebe, la novellina, e Theo, l'anti-succhiasangue >> continuò a dire la ragazza mentre la sua bocca si muoveva per formare il ghigno che la contraddistingueva senza aspettare la risposta dei due vampiri vegetariani. Vegetariani, come faranno a mangiare quella robaccia proprio non riesco a spiegarmelo.
In quel momento la ragazza si mette a ridere ma smette quasi subito. E' impazzita? Mia scuote la testa e in quel momento una folata di vento scompiglia di capelli di entrambe le ragazze. Il vento, il mio miglior amico di caccia. Mi porta sempre l'odore del sangue delle prede senza sbagliare mai un colpo.. -
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<< Primo Phoebe non ha incontrato molti vampiri, è vero, ma non è una novellina. Secondo, si sono un "anti-succhisangue", ma preferisco essere chiamato vegetariano, termine col quale ci definiscono. Qualcosa contro? Sono sicuro che piacerebbe anche a te provare il sangue animale. Non è poi così.. male. Anche se, in effetti, devo ammettere che il sangue umano è una squisitezza. >>
Ok, il ragazzo è impazzito. Come fa a paragonare il sangue umano, il nettare degli dei, con quella porcheria del sangue degli animali?
<< A me piacerebbe provare il sangue animale? Ma non dire cazzate, "vegetariano". >> disse Mia per poi mettersi a ridere. Era la prima volta dopo la morte di Vlad che rideva così, di gusto. Si mise una ciocca di capelli dietro l'orecchio sinistro e, solo in quel momento, vide l'occhiata che Phoebe lanciò a Theo. Oh oh, chissà che c'è sotto..
Mia voleva giocare con questi due ragazzi e la novellina le rendeva le cose facili. Le piaceva parlare con loro ma voleva anche scherzare. Era convinta che il ragazzo avesse capito che la vampira voleva giocare e allora si era unito a questo "fantastico" gioco.
<< Beh, ma dite un po'.. Che ci fate da queste parti? >> chiese con finta indifferenza Mia per poi continuare senza dare il tempo ai due ragazzi di rispondere << Non mi sembrate di queste parti >>
Il vento, in quel preciso momento, le scompigliò i capelli. Inspirò profondamente e spalancò gli occhi. Quella leggera brezza aveva portato con sè anche un odore, odore di fragola, che la mise in tensione. Fece passare la lingua sulle labbra e disse a bassa voce, ma certa che i due vampiri l'avrebbero sentita: << Cibo >>. -
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Nel momento in cui Mia pronunciava la parola "Cibo" i due ragazzi davanti a lei assunsero dei comportamenti del tutto differenti.
Theo si irrigidì e aveva contratto la mascella. Sembra pensieroso.. Chissà se.. Mmm Era concentrata su Theo che non si era accorta che Phoebe era tentata di correre verso quella prelibatezza che aleggiava nell'aria. Tentata eh? Mia si mise a ridere e si rilassò.
<< Visto? Siete diventati delle statue. Non siete abituati a sentire queste prelibatezza. >> disse rivolta ai ragazzi mentre rilassava i muscoli delle braccia che aveva contratto.
<< Quell'uomo era salvo in ogni caso >> disse con nonchalance mentre si guardava le unghie. Mi devo sistemare le mani.
Guardò in faccia i due vampiri e si appoggiò all'albero dietro di lei. Si era ricordata che non aveva risposto alla domanda di Theo sul luogo di provenienza; fece un sospiro molto profondo e parlò.
<< Londra. Abitavo a Londra. >> disse la vampira mora per poi aggiungere a bassa voce, chiudendo gli occhi, dimenticandosi dei compagni << Prima di incontrare lui >>. Sentì il suo tono di voce ed era triste. Ogni volta che pensava a suo "fratello" diventava triste e pensierosa.. -
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Anche l'anti-succhisangue è di Londra. Che coincidenza.. pensò seccata, ma non tanto, Mia. La ragazza era spiazzata. NOn riusciva a capire le emozioni che provava. Era..attratta da quel ragazzo, ma anche dalla ragazza. Sentiva che poteva fidarsi di loro, così come si era fidata di Vlad. Che mi succede? pensava mentre sentiva che Phoebe si stava avvicinando. Spalancò gli occhi di colpo e li puntò in quelli ambrati della ragazza. Aveva sentito bene, Phoebe le aveva chiesto di era "lui". Nessuno dove sapere di Vladimir, nessuno!
<< Non..provarci.. Non avvicinarti >> disse spezzando le parole. Nessuno doveva avvicinarsi a lei senza il suo consenso.
<< "Lui" non è nessuno. Stavo farneticando. >> disse sperando di risultare convincente. Non ce la farò mai, questi ragazzi mi distruggeranno. Aveva ragione. Theo e Phoebe stavano distruggendo la corazza che indossava e stavano facendo breccia dentro di lei. Per fortuna il ragazzo si congedò dicendo che doveva cacciare e lei aveva un appiglio per tirarsi fuori da questa situazione.
<< Te ne vai Theo? >> disse fingendosi dispiaciuta anche se lui era già corso via. Perchè mi sento davvero dispiaciuta per il fatto che se ne sia andato? E lei rimane qui invece?
<< Tu non vai a caccia di questo "delizioso" cervo? >> disse sorridendo verso Phoebe. La vampira bionda era ancora lì davanti a lei e non si muoveva. Mi è venuta un'idea di cui so già che me ne pentirò ma fa niente.
<< Ti va di cacciare? >> chiese continuando a sorridere dolcemente alla ragazza << Naturalmente animali >>.